martedì 18 marzo 2014

1° esercizio di pratica filosofica.Il proprio placement nella storia del pensiero

Questo è un esercizio di pratica filosofica: analisi biografica e conoscenza di sé ispirato a:  www.scuolaphilo.it Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche

Vi chiedevo di presentarvi con una citazione, un frammento, un commento. 

 Seguono, in ordine casuale, i contributi  delle studentesse della IVAU
 del Liceo Duca degli Abruzzi di Treviso, pubblicati così come  inviati, ringraziamo per la partecipazione!
prof.ssa Federica Risigo

Presentazione di Pavanello Vanesssa, alunna della classe 4 AU


"Chi non sarà preso da stupore al pensiero che il nostro corpo - che dinanzi non era percepibile all'universo, che a sua volta era impercettibile in senso al tutto- sia ora un colosso, un mondo, anzi un tutto rispetto al nulla..? " (Pascal, tratto dall'opera "Pensieri")
Questa citazione ci rimanda alla tesi della posizione mediana dell'uomo nell'ordine delle cose. Infatti Pascal afferma che l'uomo sia compreso tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo, tra il tutto e il nulla, tra l'ignoranza assoluta e la scienza assoluta...
Ho scelto questo aforisma perchè, secondo me, oggi ognuno di noi si trova in una situazione "di mezzo", in quanto l'essere umano non finisce mai di imparare,l'uomo continua a ricercare la verità; allo stesso tempo, però, è portato a compiere degli errori, degli sbagli; pertanto non si troverà mai in una posizione stabile,fissa,assolta, ma sarà in una ricerca continua.

Pourquoi un blog?



Vi invito a leggere questo articolo nel sito dell'INDIRE: Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa supervisionato dal Miur.

http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1162

Proviamo a sperimentare.
Ecco il nostro Schoolblog: strumento didattico innovativo che esercita alla lettura critica, educa al coraggio della pubblicazione delle proprie riflessioni.

 Solo aprendosi alla falsificabilità, ossia al confornto critico possiamo sperare di esercitare il pensiero scientifico, richiamando il celebre filosofo epistemologo Karl Popper (1902-1994).
Riportiamo alcune celebri  citazioni dalla:

 Logica della scoperta scientifica (1934)

 Quelli tra noi che non espongono volentieri le loro idee al rischio della confutazione non prendono parte al gioco della scienza.

 La scienza non è un insieme di asserzioni certe, o stabilite una volta per tutte, e non è neppure un sistema che avanzi costantemente verso uno stato definitivo. La nostra scienza non è conoscenza (epistème): non può mai pretendere di aver raggiunto la verità, e neppure un sostituto della verità, come la probabilità. 
 
  Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l'uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità.


Penso ci sia un solo argomento a difesa dell'esistenza della filosofia. È questo: lo sappiano o no, tutti gli uomini hanno una filosofia. Certo, può ben darsi che nessuna delle nostre filosofie valga un gran che, ma la loro influenza sui nostri pensieri e sulle nostre azioni è grande, e spesso incalcolabile.